TERAMO – Tutti in campo con la maglia numero 25. Con questa iniziativa il mondo del calcio vuole ricordare
Pierpaolo Morosini, il centrocampista del Livorno scomparso sabato a Pescara: ad annunciarla il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, durante la rubrica della Rai ‘Mattino Sport’. "Cosa faremo per ricordare Morosini? Il prossimo weekend tutti i giocatori che scenderanno in campo avranno la maglietta numero 25 di Morosini". Invece il Livorno Calcio ha ritirato ufficialmente la maglia numero 25, indossata da Piermario Morosini, il calciatore morto sabato in campo a Pescara. "Come preannunciato nelle scorse ore – si legge in una nota pubblicata sul sito del club amaranto – il Livorno Calcio comunica che il ’25’ sarà ritirato per sempre dalla numerazione ufficiale per onorare la memoria di Piermario Morosini".Intanto stamane il medico legale Cristian D’Ovidio è entrato a colloquio con il pm Valentina D’Agostino per dare il via ufficiale alle pratiche dell’autopsia che verrà svolta sulla salma di Piermario Morosini. Assieme al medico legale e al magistrato anche la tossicologa, dottoressa Martello, dell’Università Cattolica di Roma, alla quale il magistrato darà incarico di esaminare eventuali anomalie presenti nei valori dello sfortunato centrocampista del Livorno. Sarà un’autopsia ad "ampio raggio", quella sul corpo di Piermario Morosini, per sapere "più cose possibili", ha spiegato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Todeschini. "Per ora sul fascicolo c’è scritto ‘ignoti’, per cautelarci il più possibile – ha proseguito il magistrato – e l’ipotesi generica è quella di omicidio colposo. Tutto questo qualora dall’autopsia emergano ipotesi di rilevanza penale". Il medico legale avrà 60 giorni di tempo per comunicare alla Procura i risultati ufficiali dell’autopsia, mentre la famiglia, rappresentata oggi dal cugino Piergiulio Morosini, ha nominato un perito di parte, la dottoressa Cristina Basso di Padova, in rappresentanza della sorella di Piermario che è disabile. Come ha chiarito la Todeschini nel procedimento entrano solo i familiari, per ora ne restano fuori le società sportive del Livorno e dell’Udinese. Il dg Giovanni Gardini del Livorno ha comunque precisato di essere venuto in tribunale solo per tutelare la famiglia di Morosini e che il Livorno non ha chiesto nulla ai magistrati. "E’ un evento triste – ha poi concluso la Todeschini – cerchiamo di capire se questo ragazzo ha avuto qualcosa che proprio l’attività sportiva ha messo in risalto, perchè magari in una persona normale che non fa attività ad alto livello certe problematiche possono non emergere". La Todeschini evidentemente si riferisce anche alle eventuali familiarità del centrocampista del Livorno che ha perso il padre proprio per problemi cardiaci.